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Dal 1870, con Roma capitale del Regno d'Italia e l'apertura del ghetto, fino alla mannaia delle Leggi razziali del 1938, l'istruzione infantile della Comunità ebraica romana si evolve rapidamente. Grazie ad alcuni personaggi pubblici, "autorità" sensibili al problema. Ma anche grazie a uomini e donne che lavorarono tenacemente con un obiettivo alto, unendo la pratica quotidiana a nobili aspirazioni morali e culturali. Questo libro ricostruisce l'atmosfera e i fatti di quel periodo. Con interventi di Riccardo Di Segni (Rabbino capo Comunità israelitica romana) e Paolo Mieli (giornalista e saggista).